I bugiardi del clima by Stella Levantesi

I bugiardi del clima by Stella Levantesi

autore:Stella Levantesi [Levantesi, Stella]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2021-05-15T00:00:00+00:00


7.

Le strategie, le tattiche

e il complottismo delle lobby negazioniste

Il modo migliore per raccogliere le ciliegie è quello di staccarle singolarmente con tutto lo stelo, evitando, una volta tolte, di sovrapporle una sull’altra, cosicché non si rovinino. È consigliabile disporle su un tavolo una vicina all’altra, separando quelle mature dalle altre. Ora supponete di aver staccato dall’albero solo ciliege mature, di un rosso scuro, e di averle disposte sul tavolo, lasciando però attaccate all’albero la maggior parte delle ciliegie, quelle di un rosso acceso o giallognole, quindi ancora acerbe. Sul vostro tavolo avrete solo ciliege mature e potrete quindi far credere a chiunque che l’albero da cui l’avete colte aveva per la maggior parte o addirittura soltanto, frutti maturi. Sarebbe realistico, no? Un osservatore che vede solo i frutti selezionati potrebbe quindi concludere erroneamente che la maggior parte o che tutti i frutti dell’albero siano maturi, dando una falsa impressione della qualità dell’albero da frutto.

Ora, che succede se traduciamo questa pratica in termini di negazionismo climatico? Proviamo. “Alcuni scienziati ritengono che l’attività solare ha maggiori probabilità di influenzare il clima odierno rispetto all’anidride carbonica e il dottor Soon ha raccolto dati che mostrano che la temperatura in America, Canada e Messico aumenta e diminuisce in linea con l’attività solare”, scrive Sarah Knapton il 15 Ottobre 2019 sul «Telegraph», quotidiano britannico1. Su «Climate Feedback»2 analizzano l’articolo, etichettandone i contenuti come non corretti e assegnando all’articolo, secondo la loro scala di credibilità, il livello più basso. Perché? Ci dà la risposta lo studio di Zeke Hausfather, ricercatore scientifico di Berkeley Earth: “Il fatto che Soon stia scegliendo tre regioni soltanto, invece di guardare le temperature globali è un chiaro segno della debolezza del suo argomento”.

In gergo, questa strategia che tra i negazionisti climatici ha un diffuso successo, si chiama cherry-picking, ovvero, cogliere le ciliegie. Il cherry-picking ha una connotazione negativa in quanto la pratica trascura o sopprime direttamente le prove che potrebbero portare alla conoscenza del quadro completo. Equivale ad una selezione di dati, fatti, eventi o argomentazioni, che, presi isolati, sfidano il consenso e ignorano il corpo di ricerca più ampio. Concentrare l’attenzione su dati isolati è una comune tattica negazionista. Spesso i dati sono irrilevanti nel quadro più ampio, ma servono l’obiettivo di supportare il proprio argomento e indebolire invece le prove che non supportano il proprio punto di vista. Nelle pubblicazioni negazioniste, spesso vengono mostrati solo una parte dei dati o dei grafici. È relativamente facile selezionare solo prove che ci danno ragione, e scartare tutte quelle che ci danno torto. Infatti, questo metodo è utilizzato spesso anche nel dibattito politico, per rafforzare le argomentazioni della propria parte politica agli occhi degli elettori e a scapito dell’opposizione.

In risposta all’affermazione di Knapton sul «Telegraph», Hausfather aggiunge su «Climate Feedback» che Soon “sta utilizzando una stima dell’irraggiamento solare piuttosto superata, in contrasto con la moderna ricerca solare. C’è una relazione debole tra i cambiamenti nella produzione solare e le temperature globali nel record storico di temperatura. Infatti, la



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